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Il nodo vero si scioglierà oggi. Alle 15, subito dopo le prime proiezioni. Se per il Pdl si profilerà una doppia sconfitta tra Milano e Napoli, allora potrebbe partire la «rivoluzione» del partito. La tesi più in voga, forse una chiacchiera, è quella che vorrebbe Silvio Berlusconi pronto a un «,Moncler Outlet;predellino 2». Un partito nuovo di zecca, da rifondare da cima a piedi. Via il simbolo, si sostiene, «perché ricorderebbe troppo l’alleanza con Fini», e subito nuovi stati generali del partito,Moncler. Una grande assemblea, per ridisegnare quadri,http://www.itmonclerrsitoufficiale1.com/, linea, e dare vita a un nuovo «sogno italiano». Questa idea,http://www.monclersitoufficialeeit.com/, che piace tanto ai berlusconiani storici, trova perplessi molti altri, che intonano: così non si va avanti. «Gli stati generali li fece - ribattono gli scettici - Luigi XVI e non gli portarono molta fortuna,Piumino Moncler, visto che finì gigliottinato».

Ma se una porta si chiude, qualcun’altro implicitamente ribatte che può aprirsi un portone,Moncler. La chiave di volta sarebbe un partito organizzato con le primarie. Primarie stabilite per legge come indicato, nero su bianco, nella proposta di legge di Augello e Quagliariello. Tant’è che su questa idea si sono agganciati il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni ma anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Il primo, assicura qualcuno nel Pdl, sarebbe pure pronto, qualora precipitassero le cose, a dimettersi dalla carica, e a scendere in campo. Chissà, ipotesi vero, ma di fatto, in caso di «sconfitta bruciante - ammette una fonte Pdl - ci vorrà uno scossone». Argomenti che il premier conosce bene, da qui l’idea di un profondo cambiamento, che riguarderebbe perfino l’ex ministro Sandro Bondi destinato, pare, a una possibile candidatura alla direzione de «Il Giornale». Per ora, comunque, l’attenzione è per l’affluenza in calo nei ballottaggi. Alle 19 di ieri sera è del 31,Moncler Outlet Online,13% per le comunali, sei punti in meno rispetto al 37,22% del primo turno. A Milano, invece,Moncler Outlet Online, confermata la percentuale di due settimane fa: circa il 39%, mentre a Napoli il calo è stato di circa sette punti.

Cifre a parte, a dominare la giornata sono state le tensioni, in particolare nelle grandi città. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha votato poco dopo le 20 a Milano, evitando dichiarazioni. «Sono in silenzio-stampa, come è logico che sia», ha spiegato,Moncler Uomo. Letizia Moratti, invece, era al seggio già alle dieci di mattina in giacca e top bianco ma quando nel pomeriggio è salita sul palco per l’arrivo del «Giro d’Italia» e Massimo Boldi ha chiesto un applauso per lei, la piazza ha replicato a suon di fischi. Roberto Formigoni si è distinto, invece, ancora una volta per la camicia a fiori e i pantaloni viola.

Più incandescente la situazione di Napoli. Gianni Lettieri, candidato sindaco del Pdl, ha incassato molte accuse: non solo per aver violato il silenzio con manifesti e volantini, ma anche per aver curiosato in una scuola sede di seggi. Il personale di vigilanza ha ricordato i divieti della legge e lo ha invitato ad allontanarsi. Lettieri si è scusato: «Ho rispettato il silenzio limitandomi a chiedere quale affluenza vi fosse», poi ha attaccato i sostenitori di De Magistris,moncler, «faccio notare - ha concluso - che io sto in silenzio mentre i rappresentanti di De Magistris chiedono il voto nei seggi».